IL DIFENSORE DI FOGGIA

lunedì 28 settembre 2009

venerdì 25 settembre 2009

Ecco perchè la CAPITANATA deve staccarsi dalla Puglia (date un'occhiata alle parole del presidente Niky Vendola)


Vendola: 'La strategia é di puntare su Bari Palese'La Regione puglia.Il caso é scoppiato dopo la risposta del Govern...atore ai colleghi del 'Corriere' (di Redazione )La notizia, raccolta dai colleghi del 'Corriere del Mezzogiorno' a margine dei lavori della Fiera del Levante, é di quelle con il botto. Il 17 settembre scorso, a seguito delle dichiarazioni di apertura della manifestazione barese del Governatore Vendola (in foto) sul turismo in Puglia che, nonostante la crisi, 'ha tenuto bene mentre gli aeroporti di Bari e Brindisi sono cresciuti', i colleghi del 'Corriere' hanno chiesto conto della situazione rispetto allo scalo foggiano e la risposta é stata: 'La strategia é di puntare sull'aeropor­to di Bari, e fare in modo che sia sempre piú facile raggiungere il capoluogo di regione da Foggia'. Una dichiarazione che arriva nel momento meno opportuno, cioé proprio mentre Aeroporti di Puglia e l'assessorato regionale ai trasporti propongono nuove soluzioni per rilanciare lo scalo e all'indomani delle dichiarazioni dei dirigenti di Darwin i quali nel ritenersi soddisfatti di come é iniziata questa nuova avventura, hanno ufficializzato l'intenzione di acquistare un nuovo aereo e di organizzare anche su Foggia dei voli low cost. Sembrerebbe che alla base della scelta di potenziare il vettore barese a scapito di quello foggiano ci sia la considerazione del fatto che la Puglia non é in grado di gestire 3 aeroporti su 300 chilometri quando già due di questi, Bari e Brindisi, sono internazionali. Ma senza voler fare la critica delle intenzioni, questa impostazione che considera inutile la presenza del 'Lisa' a 'soli' 130 chilometri da Palese nel momento in cui il turismo non é interessato a Foggia ma al Gargano, lascia parecchio perplessi. Non si capisce perchè infatti la stessa impostazione non riguardi lo scalo brindisino, ancora piú vicino a Bari, 114 chilometri: si dirà che la distanza dal capoluogo di Regione da Santa Maria di Leuca, 223 chilometri, sia troppa per qualunque turista. E allora in base a quale criterio i 210 chilometri che separano Bari da Peschici sarebbero troppo pochi? Ed anche se tale decisione divenisse condivisibile, con quali mezzi si dovrebbero raggiungere le destinazione scelte, una volta atterrati a Palese? Tutto questo senza considerare il trend assolutamente crescente del numero di passeggeri che nell'ultimo anno é transitato nello scalo foggiano, con percentuali di incremento importanti come i voli per Malpen­sa che registrano un aumento del 61%, Palermo che sale al 63%, Tori­no al 69% e Roma al 23%. Abbiamo provato a girare questi dubbi al Governo regionale ma a tutt'oggi tali questiti sono rimasti ancora senza risposta. http://www.foggiaefoggia.com/news/dettaglio.asp?id=12637Visualizza altro

domenica 20 settembre 2009

sabato 19 settembre 2009

Afghanistan: sito Al-Qaeda, ecco gli italiani che hanno prenotato un posto all'inferno


Roma, 18 set. (Adnkronos) - Una provocazione contro l'Italia ed i sei parà morti in Afghanistan arriva dal sito vicino ad Al-Qaeda 'Falluja' che pubblica le foto delle vittime italiane con commenti inneggianti ad Allah e ai talebani

http://www.adnkronos.com/IGN/Mediacenter/Video_News/Afghanistan-sito-Al-Qaeda-ecco-gli-italiani-che-hanno-prenotato-un-posto-allinferno_3787753897.html

giovedì 17 settembre 2009

Attentato kamikaze in Afghanistan, 6 paracadutisti perdono la vita


KABUL

Sei militari italiani sono rimasti uccisi e quattro feriti in un attentato avvenuto nel pieno centro di Kabul, sulla Massoud Circle, la strada che conduce all’aeroporto della capitale afghana. Sia i morti che i feriti (questi ultimi non sarebbero in pericolo di vita) sono tutti del 186esimo Reggimento Paracadutisti Folgore.

Le vittime sono il tenente Antonio Fortunato, originario di Lagonegro in provincia di Potenza, il primo caporal maggiore Matteo Mureddu di Oristano, il primo caporal maggiore Davide Ricchiuto di Glarus (Svizzera), il sergente maggiore Roberto Valente di Napoli, il primo caporal maggiore Giandomenico Pistonami di Orvieto e il primo caporal maggiore Massimiliano
Randino.

Nell’attentato sono morti anche quindici civili afghani e circa sessanta sarebbero rimasti feriti. Decine di veicoli hanno preso fuoco. L’attacco è stato rivendicato dai talebani ed è stato fatto - hanno riferito fonti dei ribelli ad Al Jazira - «con lo scopo di dimostrare che nessuno può considerarsi al sicuro in Afghanistan». «Sui mezzi c’erano complessivamente 10 nostri soldati. Sei sono morti», ha confermato il ministro della Difesa Ignazio La Russa intervenendo al Senato. I morti italiani sono quattro caporal maggiore, un sergente maggiore e il tenente che comandava i due blindati Lince. Due delle vittime tornavano dalla licenza.

A provocare l’esplosione è stata un’autobomba. Due i mezzi militari - entrambi veicoli blindati Lince - rimasti coinvolti. L’auto carica di esplosivo è scoppiata al passaggio del primo mezzo del convoglio, uccidendo tutti e cinque gli occupanti. Danni gravi anche al secondo veicolo: uno dei militari a bordo è morto e altri tre sono rimasti feriti. L’attentato è avvenuto alle 12.10 locali, le 9.40 in Italia, nei pressi della rotonda Massud, dove il traffico è rallentato per i controlli sul traffico diretto verso l’ambasciata Usa, il comando Isaf e l’aeroporto. Sui due lati delle strade sono stati distrutti case e negozi. Secondo le prime ricostruzioni, un automezzo civile (una Toyota bianca secondo quanto ha riferito in Senato il ministro della Difesa Ignazio La Russa) con a bordo i due kamikaze e con un notevole carico di esplosivo sarebbe riuscito ad infilarsi tra i mezzi prima di esplodere.

Negli ultimi mesi, nonostante la massiccia presenza di forze armate internazionali, a Kabul si sono moltiplicati gli attacchi suicidi dei talebani. L’ultimo è stato l’8 settembre scorso, quando un’autobomba ha ucciso tre civili esplodendo davanti all’entrata della base aerea della Nato. Il Presidente dela Repubblica Giorgio Napolitano è stato informato a Tokyo dell’attentato; il premier Silvio Berlusconi ha espresso il suo profondo cordoglio personale e quello dell’intero Governo al Capo di Stato Maggiore della Difesa generale Camporini e al generale Castellano che comanda il nostro contingente a Kabul. «Il Governo italiano - si legge in una nota - è vicino alle famiglie delle vittime, condivide il loro dolore in questo tragico momento ed esprime la sua solidarietà a tutti i componenti della missione italiana in Afghanistan impegnata a sostegno della democrazia e della libertà in questo sfortunato paese».

«I militari italiani hanno pagato un ulteriore tributo di sangue per la causa della libertà e della democrazia dei popoli», ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini nell’Aula di Montecitorio prima di far osservare al’Assemblea un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’attentato a Kabul. «Il sacrificio di questi eroi - ha sottolineato dal canto suo il Presidente del Senato, Renato Schifani - costituisce un ulteriore doloroso contributo che i nostri militari, con grande coraggio e professionalità, continuano a dare per difendere la democrazia, la pace e la sicurezza internazionale. L’Italia si inchina davanti a questi nostri ragazzi e si stringe commossa intorno alle loro famiglie».

lunedì 14 settembre 2009

Foggia, tendopoli abusiva immigrati



112 stagionali in affitto nel "camping"


Una tendopoli, dove vivevano 112 immigrati, lavoratori stagionali ma anche donne e bambini, è stata scoperta dai carabinieri a Trinitapoli, in provincia di Foggia. La tendopoli si trovava nel terreno non edificabile di un pensionato, che aveva affittato il posto agli immigrati, quasi tutti impegnati nella raccolta degli ortaggi nei campi del Foggiano. Le condizioni igieniche del campo erano pessime. L'anziano è stato multato.

mercoledì 9 settembre 2009

CIAO MIKE!


La scomparsa di Mike Bongiorno ha colto tutti di sorpresa. Milano si prepara a riceverlo oggi: non c'è bisogno di autopsia: nessun ulteriore 'spettacolo' dopo gli 85 anni di vita e i 50 di attività televisiva e soprattutto nessun mistero 'all'americana' per un personaggio amato per la sua trasparenza. Solo un saluto affettuoso di generazioni di spettatori.
La salma di Mike sarà trasportata a Milano oggi: partenza da Montecarlo, dall'altisonante Athanee della Societè Monegasque de Thanatologie, l'obitorio in breve, che fino ad ora ha fatto le veci di camera ardente, ma solo a metà. La famiglia del conduttore ha chiesto che nessuno potesse accedere alla stanza dove si trova il corpo. Per ora gli unici ad averlo visto sono i figli, Michele, Nicolò e Leonardo, e la moglie Daniela Zuccoli, che era con lui al momento della morte. Stavano preparando le valigie per lasciare il Principato quando lui si è accasciato.
L'omaggio vero e proprio, dopo quello mediatico, sarà a Milano e i funerali potrebbero essere celebrati venerdì. Immancabile e prevedibile la folla visto l'effetto che la sua morte improvvisa ha avuto nella sempre pacata Montecarlo. In attesa della cerimonia funebre e di sapere dove sarà sepolto il Comune, non solo quello di Milano, si prepara a ricordarlo: "Il nome di Mike Bongiorno venga iscritto al Famedio del Cimitero Monumentale, il Pantheon dei Grandi di Milano, nella solenne cerimonia pubblica del prossimo 2 novembre", ha comunicato il presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri.
Ma non è solo Milano a dedicargli qualcosa: "La Valle d'Aosta perde un estimatore - dice il presidente della Regione - Mike aveva sempre dimostrato un profondo e autentico amore per le nostre montagne, per Breuil-Cervinia in particolare e per lo sci, che amava praticare sulle piste ai piedi del Cervino".
Napoli lo ricorda con "una statuetta alta 28 centimetri, creata a tempo di record da Genni Di Virgilio, maestro pastoraio di San Gregorio Armeno, la strada dei pastori situata nel centro storico di Napoli". In più la promessa solenne: "Mike sarà nel Presepe 2009".
Venerdì il presentatore era a Como con i figli. L'ha ricordato anche il portiere del palazzo di via Giovanni Procida a Milano, dove abitava con al famiglia: "Era sceso venerdì sera per andare al compleanno del figlio Leonardo a Como"; da lì poi a Montecarlo.Il portiere contuinua: "Con me parlava sempre in inglese, è sempre stato gentilissimo". Anche la sua casa milanese, come l'obitorio di Montecarlo, è già meta di pellegrinaggio.

martedì 8 settembre 2009

Andria - Foggia 0- 1


Tre punti d'oro per il "giovin Foggia" che riesce ad espugnare il "Degli Ulivi" di Andria dopo una gara ordinata e a tratti piacevole. Il tecnico rossonero Porta decide di lanciare Torta al posto di Sgambato. Ed il giovane terzino scuola Juve dimostra tutto il suo valore dimostrandosi insuperabile in difesa. Buona la partenza dei satanelli che vanno vicino al gol con Di Roberto e Salgado. Si salva la difesa andriese. Nella ripresa le due squadre restano in 10 uomini per l'espulsione di Mancino e Pierotti per reciproche scorrettezze. Porta indovina la carta Trezzi inserito al posto di Ferrari. Al 33° della ripresa è proprio Trezzi ad insaccare un assist perfetto di Di Roberto (apparso in ripresa). I padroni di casa accusano il colpo, restano in 9 uomini per fallo da ultimo uomo di Pomante sullo scatenato Trezzi e non riescono mai ad impensierire la retroguardia rossonera. Al triplice fischio è gioia per la comitiva rossonera per tre punti d'oro conquistati in casa di una diretta concorrente per la salvezza.